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La certificazione alimentare
Tutto quello che c’è da sapere
Certificare un prodotto significa sottolinearne le caratteristiche, esplicite e implicite, e confermare l’impegno dell’azienda nella costante ricerca di standard sempre più elevati.
Sommario
La certificazione di prodotto, inoltre, accresce il valore del brand, richiama nuovi clienti e aiuta a introdurre il prodotto in una nuova nicchia di mercato o nella grande distribuzione.
Le principali certificazioni ricadono sotto la categoria delle ISO (International Organization for Standardization) che rappresentano standard internazionali riconosciuti in tutta Europa e in tantissimi Paesi del mondo.
Gli aspetti certificati di un prodotto alimentare
La certificazione della qualità dei prodotti alimentari è legata a diversi fattori:
- Sicurezza alimentare: igiene e salubrità (requisito base da soddisfare);
- Caratteristiche organolettiche e nutrizionali: sapore, odore, colore, etc.;
- Modo d’uso: la conservazione, il tipo di confezionamento, etc.;
- Fattori culturali: tradizioni, appartenenza locale, etc.;
- Fattori etico-sociali: rispetto dell’ambiente, benessere animale, etc.
Sicurezza alimentare
igiene e salubrità
(requisito base da soddisfare)
Caratteristiche
organolettiche
e nutrizionali
sapore, odore, colore, etc.
Fattori culturali
tradizioni, appartenenza locale, etc.
Modo d’uso
la conservazione,
il tipo di
confezionamento, etc.
Fattori etico-sociali
rispetto
dell’ambiente,
benessere
animale, etc.
È innegabile che il percorso lavorativo di un’azienda dipenda dalle scelte che si effettuano ogni giorno e un sistema di gestione della qualità è un importante passo verso un roseo futuro aziendale. I clienti sono sempre più esigenti e richiedono una scrupolosa attenzione in termini di qualità e sicurezza del prodotto. Presentarsi ai propri consumatori con una certificazione alimentare è un biglietto da visita eccellente che dimostra serietà e trasparenza.
Quando affrontiamo il tema delle certificazioni, l’auditing aziendale diventa una parte molto importante dell’intero processo. Questo controllo viene applicato coinvolgendo l’integralità del processo da certificare. L’auditing ha il fine di stabilire in quale misura i criteri prefissati per l’attribuzione della certificazione sono stati soddisfatti o meno.
Quali sono i vantaggi della certificazione alimentare
Essere in grado di attestare a chiunque che la propria attività sia svolta nel rispetto degli standard di sicurezza e sostenibilità è un passaggio doveroso e necessario. Esistono conseguenze molto positive per le aziende che scelgono percorsi virtuosi:
- Trasparenza verso i consumatori: il prodotto offerto è da tutti riconosciuto per la sua qualità;
- Credibilità: l’azienda aumenta la propria buona reputazione presso i clienti e verso il consumatore finale del prodotto;
- Soddisfazione dei clienti: i clienti che acquistano il prodotto certificato appagano le richieste dei consumatori finali che a loro volta premieranno tali prodotti, reiterando l’acquisto. Questo circolo virtuoso aumenterà la fiducia sul mercato di quel marchio;
- Conquista di nuovi mercati: è possibile differenziarsi dai competitor, presentandosi su nuovi mercati con una certezza in più, legata al proprio operato. Esistono particolari segmenti di mercato legati a legislature o specifici regolamenti che dipendono anche da cultura e religione.
Trasparenza verso i consumatori
Credibilità
Soddisfazione dei clienti
Conquista di nuovi mercati
La gestione della qualità dei prodotti alimentari rappresenta oggi un obiettivo concreto di sviluppo per le aziende che operano nel settore. Gli episodi nazionali e internazionali di allarme alimentare generano nei consumatori e nelle stesse aziende una maggiore attenzione alla qualità, all’igiene e alla sicurezza del cibo che si riflette anche nella scelta dei fornitori.
In questo senso l’orientamento alla qualità del prodotto diventa una filosofia aziendale che definisce il rispetto di determinati requisiti in ogni area d’interesse: dalla direzione aziendale al marketing, dall’approvvigionamento alla produzione, fino alla vendita del prodotto finale. Riconoscere e gestire i fattori di rischio, comunicando questo impegno al pubblico, sono oggi elementi cruciali.
Gli operatori della complessa filiera alimentare sono investiti di queste istanze: dalle attività di coltivazione, proseguendo lungo l’industria della lavorazione e della distribuzione fino ai commercianti al dettaglio. Esistono molteplici certificazioni che mirano a dimostrare il possesso dei requisiti.
Il prodotto offerto è da tutti riconosciuto per la sua qualità.
Le certificazioni La Molisana
La Molisana, storico pastificio che dal 1912 produce pasta di grano italiano con semola di alta qualità, ha ottenuto numerose certificazioni, alcune delle quali tra le più importanti del settore food diffuse a livello internazionale:
- BRC (British Retail Consortium): si tratta di uno standard specifico per la sicurezza alimentare e per la salvaguardia del consumatore, una condizione necessaria per l’esportazione nei paesi anglosassoni. Caratteristica fondamentale di questo standard è la definizione delle zone a rischio della produzione.
- IFS-Food: altro standard specifico per la sicurezza alimentare. Pone attenzione alla “Food Defense”: assicurare la protezione della fornitura di alimenti da atti di contaminazione o contraffazione.
- ISO-22005: è la certificazione del sistema di rintracciabilità della filiera alimentare. Obiettivo della norma è supportare le aziende nel documentare la storia del prodotto consentendo di risalire in qualsiasi momento a localizzazione e provenienza.
- ISO – 9001: stabilisce i criteri per un sistema di gestione della qualità focalizzato sulla “efficacia dei processi” che aiuta a lavorare in modo più efficace e a ridurre gli errori di produzione.
- CCBP: certifica i prodotti biologici ed ecosostenibili. La certificazione biologica è un attestato rilasciato da un organismo preposto, che riconosce alle aziende che agiscono in vari ambiti il raggiungimento di determinati standard, imposti dall’Unione Europea.
Tra le altre certificazioni ottenute, la pasta La Molisana ha il DNVGL – Business Assurance che ne certifica la tenacità. Tutti i formati sono stati sottoposti per due anni a un’analisi strumentale condotta con il dinamometro, uno strumento che simula l’azione di taglio dei denti e calcola in maniera scientifica la tenacità̀ del prodotto.
Le 3 cose da sapere sulla certificazione alimentare
- La certificazione alimentare è su diversi fattori
- I vantaggi della certificazione alimentare
- La Molisana mette al centro i suoi consumatori
La certificazione di un prodotto alimentare si basa su molteplici e differenti fattori, quali sicurezza, caratteristiche organolettiche e nutrizionali, modalità d’uso, fattori culturali ed etico-sociali;
Certificare un prodotto alimentare implica numerosi e importanti vantaggi, quali trasparenza verso i consumatori, credibilità, soddisfazione, potenzialità di mercato nel mondo;
La Molisana ha ottenuto negli anni molteplici certificazioni alimentari che garantiscono i profili di qualità e sicurezza a tutti i suoi prodotti.
Fonti
- https://www.ldgservice.it/5-certificazioni-per-aziende-alimentari-obbligatorie-e-volontarie.html
-
https://www.qualityitalia.it/it/
certificazioni/alimentare/ -
https://www.dnv.it/services/
certificazione-volontaria-di-prodotto-agroalimentare-5127 - https://www.e-minds.it/perche-le-certificazioni-alimentari-sono-importanti-e-che-vantaggi-offrono.html
- https://it.wikipedia.org/wiki/Auditing
- https://www.gcerti.it/uni-en-iso-22005/
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