Cosa si intende per filiera alimentare della pasta?
La filiera della nostra pasta
Il primo anello della filiera è quello della selezione dei grani in base alle loro proprietà nutrizionali.
Per la produzione destinata al mercato domestico i grani solo esclusivamente italiani e sono coltivati nelle regioni del Centro-Sud: Molise, Marche, Puglia, Lazio e Abruzzo.
Abbiamo privilegiato alcune varietà tra cui Maestà, Don Matteo e Marco Aurelio per le caratteristiche qualitative e le abbondanti rese.
Le caratteristiche qualitative del grano si suddividono in quattro aree principali:
1.
produttività (o resa)
2.
contenuto proteico
3.
resistenza alle malattie e agli stress ambientali (resilienza sistemi agricoli)
4.
qualità tecnologica e nutrizionale della granella
Contributo Agenda 2030
2. ZERO HUNGER
Target 2.4
Entro il 2030, garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e applicare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a conservare gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, alle condizioni meteorologiche estreme, alla siccità, alle inondazioni e agli altri disastri e che migliorino progressivamente il terreno e la qualità del suolo.
8. DECENT WORK AND ECONOMIC GROWTH
Target 8.4
Migliorare progressivamente, fino al 2030, l’efficienza delle risorse globali nel consumo e nella produzione nel tentativo di scindere la crescita economica dal degrado ambientale, in conformità con il quadro decennale di programmi sul consumo e la produzione sostenibili, con i paesi sviluppati che prendono l’iniziativa.
8. DECENT WORK AND ECONOMIC GROWTH
Target 8.8
Proteggere i diritti del lavoro e promuovere un ambiente di lavoro sicuro e protetto per tutti i lavoratori, compresi i lavoratori migranti, in particolare, le donne migranti e quelli in lavoro precario.
Il grano è ammesso nel nostro Molino solo se rispetta severi standard ed è accompagnato dal passaporto del cereale. Dopo un lungo processo di analisi e classificazione nel laboratorio, avviene la fase di macinazione: il grano viene setacciato e separato dalle impurità e dalla crusca. Per ottenere gli sfarinati, si utilizza solitamente un cilindro che rimacinerà i chicchi fino a ottenere la semola. Questa viene successivamente miscelata con acqua pura nella fase di impasto. Nella fase di trafilatura l’impasto viene poi pressato attraverso un cilindro forato di teflon o di bronzo che darà la forma finale al prodotto. Questo verrà sottoposto al processo di essiccazione attraverso cicli di aria calda e, infine, raffreddato fino a che non sarà della temperatura ideale per il confezionamento. Una volta ultimato anche questo passaggio, la pasta sarà stoccata in silos per passare alla fase finale di confezionamento.
Cosa rende speciale la filiera integrata de La Molisana?
La Molisana è una tra le pochissime realtà del settore che può vantare una filiera integrata: questo significa controllare l’intero processo di produzione, dal chicco di grano al prodotto finito.
Questa prerogativa sarà ancora più evidente nel 2011, con l’acquisizione del pastificio da parte del Gruppo Ferro, famiglia di mugnai da oltre un secolo e proprietari di uno stabilimento molitorio (Semolerie F.lli Ferro Srl) che oggi produce circa 180.000 tonnellate di grano duro, vantando una capacità produttiva giornaliera di circa 600 tonnellate e una capacità di stoccaggio di circa 200.000 tonnellate.
La filiera integrata determina importanti vantaggi competitivi. La sinergia tra mulino e pastificio assicura infatti la possibilità di differenziarsi rispetto alla maggior parte dei competitor, rappresentando per il consumatore una garanzia in termini di tracciabilità, sicurezza e qualità costante; essa consente inoltre un notevole vantaggio in termini economici, grazie alle economie di scala e alle sinergie produttive.
*180000
tonnellate di grano duro